lunedì 24 ottobre 2011

Perle di disinformazione di massa: la "notizia" della malattia di Chavez


Tra il 17 e il 18 ottobre scorso quasi tutti i quotidiani italiani hanno pubblicato la notizia secondo la quale al presidente venezuelano Hugo Rafael Chávez Frías, resterebbero, nella migliore delle ipotesi, due anni di vita. Esaminiamo tre esempi di "giornalismo":

Il Corriere della Sera, (riportando il dispaccio ANSA):
Medico Chavez: ha due anni di vita
(ANSA) - CARACAS - A causa del cancro che lo ha colpito ormai qualche settimana fa, Hugo Chavez ha due anni di vita: lo afferma il chirurgo Salvador Navarrete Aulestia, uno degli integranti dell'equipe medica venezuelani che sta seguendo le cura del presidente.''Chavez ha un cancro maligno aggressivo di origine muscolare alla pelvi'', ha dichiarato il medico al settimanale messicano Milenio, precisando che quel tipo di cancro viene chiamato sarcoma: ''sono tumori retro-peritonali, alla base della pelvi''.
(http://www.corriere.it/notizie-ultima-ora/Esteri/Medico-Chavez-due-anni-vita/17-10-2011/1-A_000261473.shtml)

La Repubblica:
VENEZUELA: EX MEDICO CHAVEZ, GLI RESTANO 2 ANNI DI VITA
A Hugo Chavez restano 'due anni di vita'. Questa la previsione dell'ex medico del presidente venezuelano, Salvador Navarrete Aulestia, secondo il quale Chavez e' affetto da 'cancro pelvico...molto aggressivo'. E' quanto riporta il quodidiano iberico La Vanguardua. 'Da informazioni che ho avuto dalla famiglia, ha un sarcoma, un tumore dal pronostico sempre grave e sono quasi certo che e' questa la realta'', ha aggiunto il medico venezuelano. (http://www.repubblica.it/ultimora/24ore/venezuela-ex-medico-chavez-gli-restano-2-anni-di-vita/news-dettaglio/4051470)

Il Giornale:
Colombia, Chavez è gravemente malato. I medici: "Gli restano solo due anni di vita" (di Luca Romano)
Caracas - Le condizioni di salute dell presidente venezuelano Hugo Chavez sono gravissime. Secondo il suo ex medico personale, a Chavez resterebbero da vivere solo altri due anni. Chavez è malato di cancro e da giugno è sottoposto a cure molto pesanti ed anche alla chemioterapia. Il suo ex chirurgo personale Salvador Navarrete ha dichiarato che le condizioni di salute di Chavez sono peggiori di quanto il Presidente ammetta pubblicamente. Il mese scorso, Chavez ha terminato un ciclo di quattro trattamenti di chemioterapia, e da ieri si trova di nuovo all’Avana per sottoporsi a esami di controllo. Navarrete ha definito la prognosi "non buona". Il medico ha anche aggiunto: "Quando dico questo, voglio dire che non ha più di due anni di vita". Secondo il chirurgo, Chavez avrebbe un sarcoma pelvico. Navarrete ha seguito le condizioni di salute del presidente dal 2002 al 2011. Da quest'anno Chavez ha scelto di farsi curare solo da medici cubani.
(http://www.ilgiornale.it/esteri/colombia_chavez_e_gravemente_malato_i_medici_restano_solo_2_anni_vita/hugo_chavez-venezuela-cancro-chemioterapia/18-10-2011/articolo-id=552372-page=0-comments=1)

Per motivi umanitari preferiamo non infierire sul Giornale, che ormai da tempo ci ha abituato a delle mirabolanti acrobazie giornalistiche degne del miglior surrealismo delirante. Ci limitiamo a chiarire all'egregio Luca Romano solo due aspetti della questione: 1. Caracas e Chavez sono rispettivamente la capitale ed il presidente del Venezuela a non della Colombia; 2. Chavez ha deciso di affidarsi ad un'equipe di medici cubani nel 2002 e non nel 2011 (il che, tra l'altro si evince in modo cristallino dall'intervista rilasciata dal Dr. Navarrete, ma forse l'illustre Luca Romano non legge lo spagnolo).

Confrontando le due notizie riportate dai due principali quotidiani italiani (circa un milione di copie vendute e più di 15 milioni di accessi alle edizioni elettroniche ogni giorno) risaltano subito due gravi incoerenze relative, entrambe, ad una delle componenti decisive rispetto alla attendibilità e verosimiglianza dell'informazione giornalistica: le fonti.

  1. Chi è il Dr. Salvador Navarrete Aulestia? "Uno degli integranti dell'equipe medica venezuelana che sta seguendo le cure del presidente", come afferma il Corsera (le correzioni ortografiche sono nostre); oppure "l'ex medico del presidente venezuelano", come spiega Repubblica?

  1. Chi ha pubblicato l'intervista? Il "settimanale messicano Milenio", come riportato dal Corriere, oppure "il quotidiano iberico La Vanguardia", come indicato da Repubblica?

Da una breve indagine risulta quanto segue:

  1. Il Dr. Salvador Navarrete Aulestia è un chirurgo venezuelano, specializzato nella tecnica laparoscopica, attualmente in servizio a Caracas presso l'Ospedale Universitario, la Clinica El Avila e la Clinica Santa Sofía, nonché titolare della cattedra di Clinica e terapeutica chirurgica presso l'Università di Caracas. Egli, per poco più di tre mesi (esattamente da marzo a giugno del 2002) ha fatto parte dell'equipe personale di medici di fiducia del presidente (composta oltre che da lui, da un cardiologo ed un gastroenterologo).Il Dr. Navarrete pertanto: 1. Non è un oncologo; 2. Non ha avuto nessun contatto con il "paziente" Chavez da più di 9 anni. Egli è stato licenziato poco dopo aver ricevuto l'incarico in quanto, in seguito al golpe dell'11 aprile del 2002, non godeva più della fiducia del presidente che ha deciso di affidarsi alle cure di medici cubani. 3. La "diagnosi" ed il "pronostico" riportati nell'intervista si fondano, come dichiarato dallo stesso Navarrete, su presunte informazioni ricevute da non meglio specificati membri della famiglia del presidente Chavez: poco più che voci di corridoio.

  1. L'intervista è stata realizzata dal giornalista Victor Flores García e pubblicata il 16 ottobre 2011 sulla rivista settimanale messicana Milenio Semanal, supplemento del quotidiano Milenio, che è uno dei principali quotidiani messicani, appartenente al gruppo Multimedios, una delle maggiori holding messicane del settore delle comunicazioni (la notizia è stata poi velocemente diffusa e copia-incollata su molti altri giornali, tra cui il catalano La Vanguardia). Il gruppo Multimedios è di proprietà della famiglia Gonzalez, che esprime notoriamente gli interessi dell'estrema destra messicana. Del gruppo fanno parte, oltre al quotidiano ed al settimanale, 15 stazioni radio, un pacchetto di canali satellitari, una catena di cinema e varie agenzie pubblicitarie. Victor Flores García è un giornalista salvadoregno trapiantato in Messico la cui principale attività giornalistica è quella di caporedattore della redazione messicana del sito Petroleumworld.com, che si autodefinisce "sito web gratuito che offre notizie ed informazione in tempo reale sull'industria energetica e petrolifera dell'America Latina". Si tratta di un sito apertamente filo-americano ed antichavista, con sedi in Phoenix e Caracas, edito da Elio Ohep e Gustavo Coronel. Quest'ultimo, già componente del consiglio di amministrazione di PDVSA dal 1975 al 1979, durante il primo mandato presidenziale del corrotto Carlos Andrés Pérez, è oggi autore di uno di un blog interamente dedicato al discredito ed alla demonizzazione di Chavez e del suo governo (http://lasarmasdecoronel.blogspot.com/). Ecco alcuni esempi degli aggettivi usati solo nell'ultima settimana (dal 16 al 23 di ottobre) per definire Chavez: feccia umana, truffatore, canaglia, inetto, corrotto, bandito, autocrate malato, leader fuorilegge, malvivente. A proposito dell'intervista dell'amico e collega Victor Flores García ecco la nota introduttiva offerta da Coronel sul suo blog: "Considero questa intervista tanto candida quanto la migliore informazione apparsa finora sulla salute del presidente venezuelano, un argomento che deve interessare tutti, non per morbosa curiosità, quanto piuttosto perché influisce sulla vita del paese in modo determinante".


Fatta chiarezza sulle fonti dell'"informazione", ci sforziamo di non essere eccessivamente polemici e ci limitiamo, in questa sede, ad indicare, senza approfondire, alcuni aspetti, peraltro significativi, della vicenda:

  1. L'intervista di Flores Garcia (http://www.msemanal.com/node/4768) sfiora il ridicolo umoristico, offrendo ai lettori un improbabile excursus analogico sulle disavventure psicologico-sanitarie di alcuni presidenti latinoamericani (dall'alcolismo dell'ex presidente peruviano Alejandro Toledo al tabagismo dell'attuale presidente salvadoregno Mauricio Funes) oltre che alcuni dettagli sull'igiene personale del presidente Chavez, quali la cura delle unghie dei piedi e sull'abuso di caffè;

  2. L'assoluta mancanza di deontologia da parte del Dr. Navarrete è gravissima: egli rivela serenamente informazioni strettamente personali (tra cui la presunta sindrome maniacale- depressiva di cui soffrirebbe il presidente) relative alla salute dei suoi pazienti (Chavez e i suoi familiari); 
     
  3. La conclusione dell'intervista del Dr. Navarrete è grottesca: spogliatosi del camice e vestiti i panni dell'analista politico, egli illumina i lettori con una fantastica tautologia: "Le possibilità sono due: Chavez sarà candidato o non sarà candidato alle elezioni del 2012".

Risulta sconcertante che un affermato medico venezuelano pluripremiato, nonché docente universitario, si azzardi a pronunciare una diagnosi e a renderla pubblica sulla base di voci relative al quadro clinico di un paziente avuto in cura quasi 10 anni prima e solo per poche settimane in merito, tra l'altro, ad una patologia afferente ad un ambito medico non di sua competenza specialistica.
É mortificante, ma purtroppo non più sorprendente, verificare che l'attività professionale di un giornalista salvadoregno sia completamente sottomessa agli interessi delle multinazionali petrolifere e che egli si presti a realizzare un'intervista di tal genere.
Ma il fatto più avvilente è che degli altri giornalisti (o sedicenti tali) continuino a recuperare e copia-incollare affermazioni sprovviste di qualunque fondamento, senza verificarle e le spaccino per notizie, alterando e distorcendo in modo oltremodo tendenzioso le informazioni e creando in questo modo delle matrici di opinione completamente fasulle. Credere che la causa di tali strafalcioni sia da ricercarsi semplicemente nella mediocrità, superficialità, incompetenza e scarsa professionalità dei loro autori o autrici è un'attitudine più da idioti che da ingenui. Per capire che la manipolazione delle "notizie" relative al Venezuela di Chavez sia assolutamente faziosa, sistematica, continuativa e costante da almeno un decennio nonché unidirezionale, basta essere dotati di un barlume residuale di senso critico e fare tre considerazioni:

  1. Il Venezuela è il paese più ricco di petrolio al mondo in termini di durata delle riserve;

  1. Fasce crescenti delle popolazioni dei paesi del blocco imperialista si mostrano sempre più indignate ed inferocite di fronte all'ingiustizia sistemica di un capitalismo giunto, secondo molti analisti, alla sua fase crepuscolare;

  1. Il socialismo boli variano rappresenta l'unica alternativa politica reale al sistema imperialista (alternativa fin qui vincente e convincente) che la storia abbia saputo partorire dai tempi dell'utopismo bolscevico.

Il potere energetico del Venezuela è troppo ampio per non essere assoggettato al controllo delle multinazionali occidentali, mentre la carica simbolica del "socialismo del terzo millennio" è troppo forte per non essere neutralizzata prima che possa propagarsi nel Nord del mondo. In tempi di guerra mediatica, le campagne di propaganda, condotte tramite l'uso di "armi di disinformazione di massa", precedono sempre le campagne militari. Il socialismo del terzo millennio è una bomba ad orologeria potenzialmente ben più potente di quella atomica e Chavez è sulla lista nera degli degli “stati canaglia” da almeno 10 anni. Egli è già riuscito a sventare un golpe in stile cileno l'11 aprile del 2002, grazie al forte sostegno del suo popolo. Adesso si spera che dove ha fallito l'intelligence possa riuscire il cancro: non gli resterebbero che due anni di vita... E se invece "viviremos y venceremos"?

Emilio Ilic La Peruta, Caracas, 23.10.2011